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Gli indici azionari hanno chiuso ieri in rialzo. L'S&P 500 è salito dello 0,67%, il Nasdaq 100 si è rafforzato dello 0,33% e il Dow Jones è balzato dell'1,05%. Il rally del mercato azionario, innescato dal taglio dei tassi della Fed, si è esaurito poiché i risultati deludenti di Oracle hanno messo sotto pressione i titoli tecnologici.
I risultati di Oracle hanno sollevato preoccupazioni sulla salute generale del settore tecnologico, che è stato il principale motore della crescita del mercato negli ultimi mesi. Il calo delle azioni Oracle ha scatenato una reazione a catena che ha coinvolto altre grandi società tecnologiche come Microsoft, Apple e Amazon. Gli investitori temono che i tassi correnti, pur potendo diminuire in futuro, stiano già comprimendo i profitti aziendali. Per maggiori dettagli, segui il link.
La Fed ha concluso la riunione di dicembre con un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base. Il range è ora compreso tra il 3,50% e il 3,75%. Si tratta del terzo allentamento dell'anno, dopo quelli di settembre e ottobre, e il mercato aveva in gran parte già scontato questo scenario. In sostanza, i tassi sono tornati ai livelli minimi non visti dal 2022. Tuttavia, la decisione apparentemente facile nasconde una profonda spaccatura all'interno dello stesso regolatore.
Per la prima volta dal 2019 tre membri della Fed si sono opposti alla decisione finale: tre dei 12 membri votanti hanno votato contro. L'economia sta rallentando, il mercato del lavoro si è raffreddato e l'inflazione rimane superiore all'obiettivo del 2% di circa un punto. Alla conferenza stampa, Jerome Powell ha definito la situazione "complessa" e ha sottolineato che il comitato riconosce all'unanimità i rischi inflazionistici elevati e i segnali di indebolimento del mercato del lavoro. Per saperne di più, clicca sul link.
Il mercato azionario ha ottenuto tre benefici dalla Fed. Oltre al taglio, la banca centrale ha rivisto al rialzo la stima del PIL per il 2026 dall'1,8% al 2,3% e ha abbassato le previsioni di inflazione dal 3% al 2,6%. La Fed non ha escluso ulteriori allentamenti monetari e Powell ha parlato di aumenti di produttività legati alle tecnologie IA. Secondo il presidente della Fed, finora non si avvertono pienamente cali occupazionali dovuti all'IA.
Nelle ultime proiezioni del FOMC è previsto un solo ciclo di espansione monetaria nel 2026, mentre il mercato derivato ne prevede due. Tutto dipenderà dai dati sull'economia americana. Tuttavia, la mancanza di una rete di sicurezza sotto forma di aspettative di un ulteriore taglio del tasso dei fondi federali potrebbe rendere l'S&P 500 vulnerabile a una svendita di titoli tecnologici. Per maggiori dettagli, segui il link.
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