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Il dimezzamento non ha favorito Bitcoin, al contrario, il continuo deflusso di capitale dagli ETF orientati ad esso e l'attrazione di acquirenti attraverso premi sull'acquisto di futures sulla criptovaluta indicano un calo della domanda. Le quotazioni di BTC/USD sono entrate in una fase di consolidamento e la direzione che prenderanno nel prossimo futuro dipenderà dai dati macroeconomici e dalla politica monetaria della Fed.
JP Morgan aveva ragione. Aveva ipotizzato che il dimezzamento, che avviene ogni quattro anni, non avrebbe supportato Bitcoin. Se nel 2016 e nel 2020 il taglio della produzione aveva provocato un forte rally del token, nel 2024 l'aumento delle quotazioni era avvenuto prima dell'evento, stimolato dall'afflusso di capitale nei fondi d'investimento specializzati. Tuttavia, nella settimana del 19 aprile, si è registrato un deflusso dagli ETF orientati verso gli asset crittografici per un ammontare di 206 milioni di dollari. Questo è il secondo deflusso consecutivo, il che indica un calo dell'interesse per questo prodotto.
Dinamica dei flussi di capitale negli ETF orientati agli asset crittografici
Uno dei motivi è l'esitazione di BTC/USD a rivivere la precedente esplosione delle quotazioni dopo l'halving; un altro è l'intenzione della Fed (sfavorevole per tutti gli asset rischiosi) di mantenere invariato il tasso sui fondi federali al 5,5% più a lungo del previsto. Dopo l'inaspettato aumento dell'indice delle spese per il consumo personale al 3,7% nel primo trimestre, i derivati indicano una probabilità del 20% che il costo del prestito rimanga invariato fino alla fine del 2024.
Le aspettative di una riduzione del tasso da 5 a 6 volte quest'anno sono diventate il principale motore del rally degli indici azionari americani e dell'intera classe di asset rischiosi, comprese le criptovalute. Tuttavia, nel mese di aprile l'indice S&P 500 ha subito una correzione ed è pronto a chiudere in zona rossa per la prima volta da ottobre scorso. Di conseguenza, la domanda non solo per i prodotti ETF, ma anche per i contratti futures è in calo. Per la prima volta da ottobre 2023, i tori vengono pagati un extra per l'acquisto di questi. Invece a marzo, il costo delle transazioni aveva raggiunto il massimo storico a seguito di un movimento simile delle quotazioni di BTC/USD.
Dinamica del costo dei contratti futures per l'acquisto di Bitcoin
Quando l'interesse per gli asset cripto inizia a svanire, solo una riduzione dell'offerta può salvare la situazione. Ed è ciò che sta effettivamente avvenendo, solo che questo fattore si manifesterà nel lungo e medio termine. Nel frattempo, gli investitori dovrebbero monitorare le statistiche macro degli Stati Uniti per capire la direzione di movimento di asset come il dollaro americano e gli indici azionari statunitensi. Peraltro, un aumento del PCE a marzo superiore del 2,6% previsto dagli esperti di Bloomberg potrebbe infliggere un altro colpo al bitcoin.
Tecnicamente, il grafico giornaliero di BTC/USD mostra la formazione del pattern Doppio Massimo. Il fatto che le quotazioni siano al di sotto del valore equo e delle medie mobili indica che il mercato è dominato dagli orsi. Con tutto ciò, un ritorno del bitcoin al di sotto di 62.750 potrebbe intensificare i rischi di una ripresa del movimento correttivo e diventare un motivo per vendere. Invece acquisti conservativi possono essere considerati dal livello di 66.600, quelli aggressivi da 65.350.
*La presente analisi del mercato ha un carattere esclusivamente informativo e non rappresenta una guida per l`effettuazione di una transazione.
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