07.11.202317:24 Forex Analysis & Reviews: Il mercato del petrolio è in caduta libera

Né l'invasione di Israele a Gaza, né la crescita delle importazioni cinesi di petrolio, né la prolungazione degli impegni di riduzione della produzione dell'Arabia Saudita e delle esportazioni russe hanno spaventato gli "orsi" sul Brent. Il prezzo del petrolio del Mar del Nord è crollato al minimo dal fine agosto a causa della riduzione dei premi per il rischio geopolitico e delle preoccupazioni per la diminuzione della domanda globale.

Le opzioni di vendita del petrolio per la prima volta dall'inizio del conflitto armato in Medio Oriente costano più delle opzioni di acquisto. La premia per il rischio di escalation delle tensioni geopolitiche è scomparsa man mano che la fiducia degli investitori cresceva, poiché le azioni militari non sembravano spostarsi al di fuori di Israele. Inizialmente, i mercati temevano che la situazione potesse sfociare in un embargo simile a quello degli anni '70 contro quel paese e in un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran. In effetti, le consegne di petrolio su petroliere in Iran a ottobre sono scese a 194.000 barili al giorno, al minimo da luglio. Ma il mercato è più interessato a sapere se il conflitto in Medio Oriente sia locale o meno. Al momento, tutto sembra indicare che lo sia, quindi il Brent sta scendendo.

Dinamica dei premi delle opzioni sul petrolio

L'Arabia Saudita e la Russia hanno esteso i loro impegni di riduzione della produzione e dell'esportazione del petrolio di 1 milione di barili al giorno e 300.000 barili al giorno, rispettivamente, fino alla fine di dicembre. Tuttavia, la diminuzione dello spread nei contratti futures del petrolio con diverse scadenze suggerisce che i problemi di carenza stanno gradualmente scomparendo. Scompariranno del tutto se il backwardation lascia il posto al contango. Secondo ING, nel primo trimestre del 2024, il mercato affronterà un surplus, quindi Riyadh e Mosca quasi sicuramente estenderanno i loro impegni ancora una volta. Le loro azioni non sorprendono più gli investitori.

In effetti, mentre l'OPEC+ riduce la produzione e perde quote di mercato, gli Stati Uniti la incrementano. Secondo l'Ufficio di informazioni energetiche degli Stati Uniti, la produzione di petrolio greggio è salita a 13,2 milioni di barili al giorno, stabilendo un nuovo record. Il precedente record di 13,1 milioni di barili al giorno era stato stabilito a marzo 2020, all'inizio della pandemia. Allo stesso tempo, un aumento delle riserve commerciali di petrolio greggio di 800.000 barili al giorno, a 422,9 milioni di barili al giorno, più di quanto previsto dagli esperti di Bloomberg, indica una riduzione della domanda interna.

Andamento dello spread nei contratti futures del petrolio

Potrebbe essere compensato dalla Cina, soprattutto, considerando che nel mese di ottobre l'importazione di petrolio della Cina è aumentata del 13,5%. Si parla di 11,53 milioni di barili al giorno, rispetto ai 11,13 milioni di barili al giorno di settembre. Tuttavia, è importante notare che il consumo di prodotti energetici è aumentato a causa della Golden Week. Allo stesso tempo, la riduzione delle esportazioni di prodotti petroliferi a causa dell'esaurimento delle quote governative è un forte argomento a favore delle vendite del petrolio del Mar del Nord. La domanda per le raffinerie tenderà a diminuire.

Dal punto di vista tecnico, nel grafico giornaliero, il Brent continua a scendere a causa dell'attuazione del modello di inversione 1-2-3. Le posizioni corte formate a partire da 89$ al barile e incrementate da 87,5$ dovrebbero essere mantenute. Come obiettivi di prezzo, si possono considerare i livelli di 81,7$ e 79$.